Il me stesso che ci suggerisce la mente non ha corrispondenze in ciò che è perché è una nostra proiezione, è un film che lei proietta a ciclo continuo, e non può essere trovato se non attraverso una strada sottrattiva di quelle che sono le finzioni che abbiamo costruito e che fanno di noi quello che ci siamo convinti di essere o di dover essere, diventare o meritare, che va necessariamente lasciato per dare spazio a un piano di esistenza più vero, unico e irripetibile.
