Cosa fare se il mio lavoro non mi soddisfa più

Arriva un punto nella vita – per me è stato intorno ai ’40 anni – in cui non ti sta più bene quello che fino a 5 minuti prima hai accettato, seppur di malavoglia.

Un po’ per convenzione, un po’ per paura di cambiare, un po’ per timore di deludere gli altri, oppure nemmeno tu sai il perché con precisione, fatto sta che ora c’è un BASTA che sorge forte e chiaro in te, un BASTA che ti urla che è ora che tu ti metta la CORONA sul capo e che tu esca dalla posizione di suddito per diventare RE o REGINA del tuo Regno.

Sorge un’urgenza che non puoi più ignorare.

Quando è accaduto a me alcuni anni fa confesso che non è stato un periodo facile.

Inizialmente il panico si è impadronito di me.

Ero alla fine di un ciclo di vita, lo sentivo, ma non avevo idea di come affrontare il cambiamento.

  • Avevo PAURA, tanta.
  • Mi sentivo confusa, assai.
  • Era difficile accettare di procedere senza le “certezze” di una vita ordinaria che mi garantisse uno stipendio fisso.
  • Potevo sentire le voci delle convenzioni sociali dentro alla mia testa che mi gridavano “sei matta a lasciare un posto fisso di questi tempi?”

Ma non potevo più ignorare la spinta esistenziale che cresceva di giorno in giorno dentro di me. Mi sentivo triste, non tanto perché stessi male nel mio posto di lavoro, anzi, ero stimata e apprezzata, ciò nonostante mi era chiaro che non era più il mio posto.

Sapevo nel mio intimo che ero nata per fare altro, una vocina me lo ripeteva di continuo.

A quel tempo frequentavo un Master in Counseling e la strada della Relazione di aiuto era quella che sentivo buona per me, ne ero attratta come fosse un potente magnete.

Negli anni avevo acquisito competenze, nozioni, informazioni. Avevo dedicato molti anni allo studio in varie discipline olistiche, testi di tradizioni spirituali, letto e studiato di tutto.

Avevo trascorso anni un po’ leopardiani “.. anni di studi pazzi e disperatissimi”.

Nonostante ciò avevo comunque paura di non farcela.

Ancora più precisamente avevo paura di non essere abbastanza.

Ad un certo punto la Vita mi stava presentando il conto della risultante delle credenze limitanti dalle quali fuggivo da tutta la VITA, non volevo farci i conti, ma più scappavo più la pressione dentro di me aumentava.

La spinta evolutiva era troppo intensa per poter essere ignorata.

Era ora che io mi mettessi la CORONA e diventassi la Regina del mio Regno.

(NB: Il RE e la REGINA sono i reggitori del regno e non coloro che stanno sopra agli altri o li comandano, rappresentano quindi coloro che sostengono e che si assumono le responsabilità cui sono chiamati).

Così, armata di una Santa pazienza mi misi a disposizione di me stessa per accompagnare un processo di inevitabile passaggio esistenziale e per incontrare per la prima volta una vera autodeterminazione, ossia la possibilità di decidere e costruire il futuro che sentivo più allineato ai miei valori più veri e profondi.

Cosa ho compreso ad oggi fin dentro alle budella?

  • Che era già tutto dentro di me ma non lo sapevo
  • Che era necessario ascoltare aspetti di me di cui ignoravo l’esistenza
  • Che potevo/dovevo liberare alcune memorie energetiche ancora imprigionate nel corpo fisico
  • Che potevo stare in uno stato di presenza – nel “quieora”. In altre parole non permettere più alla mente di prendere il sopravvento
  • Che potevo permettermi di affidarmi con Fede all’intelligenza della Vita
  • Che potevo fare a meno – non avevo più bisogno – dell’approvazione degli altri
  • Che potevo lasciar andare il perfezionismo che mi assillava
  • Che potevo finalmente dare ascolto al mio sentire piuttosto che al rumore mentale
  • Che il cambiamento è stato possibile quando mi sono messa a disposizione
  • Che la VITA è stata perfetta nel farmi sperimentare quanto necessario per arrivare a comprendere il significato delle prove – ho come costruito un filo di Arianna all’indietro fino all’infanzia e ho compreso il senso di quanto accaduto negli anni.
  • Che solo IO sono l’artefice del mio destino
  • Che il libero arrbitrio esiste unicamente per chi esce dai sistemi di ripetizione della mente automatica e condizionata

Attraversare quello che io chiamo l’imbuto esistenziale, mi ha permesso di comprendere dal di dentro come ci si sente, cosa si prova, quali sono i dubbi, le paure, gli schemi, le convinzioni.

Talmente è stato forte e trasformativo che negli anni a venire è diventato il focus del mio lavoro con le persone.

Aver scopeto di quali risorse avevo bisogno per mettermi la Corona in testa, mi permette adesso di seguire e accompagnare i processi di cambiamento delle anime in cammino che si rivolgono a me, dono tutto ciò che mi è servito, dono ciò di cui ho fatto esperienza e che conosco direttamente.

Il processo di cambiamento e di apprendimento non finisce mai nella Vita, l’importante è acquisire strumenti e nuovi modi di essere per affrontarlo adeguatamente.

Conoscere se stessi, i propri limiti e punti di forza fa un’enorme differenza nell’affrontare gli anni di sfide cui siamo chiamati ORA.

Non si torna più indietro, la Coscienza conosce se stessa attraverso le nostre esperienze… ma di questo parlerò la prossima volta…

Mi chiamo Valeria e mi occupo di relazione d’aiuto per mezzo di quella che io amo chiamare Scienza dello Spirito.

Ti prendo per mano e ti aiuto ad attraversare i tuoi “imbuti esistenziali”, quei momenti in cui ti sembra di non avere più risorse o risposte adeguate, con modalità integrate che mirano all’armonia e al risveglio dell’anima.

Operatrice in Discipline per il Risveglio Interiore – Counselor olistico Integrale – Insegnante Mindfulness Educators International & meditazione – Rebirther- Operatrice Biorisonanza quantistica e Matrix Drops Computer

(professionista disciplinata ai sensi della legge 4/2013)